In 50 mila allo stadio per il Papa-“Dolore per gli abusi sui minori”


dal sito http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/esteri/benedetto-xvi-1/papa-stadio/papa-stadio.html

All’indomani dell’incontro con Bush alla Casa Bianca la prima messa a Washington
Benedetto XVI salutato con calore da fedeli arrivati da tutti gli Usa

In 50 mila allo stadio per il Papa
“Dolore per gli abusi sui minori”

il Pontefice: “Crollo dei valori anche nella Chiesa e tra i cattolici”

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L’arrivo del Papa allo stadio

WASHINGTON
Un crollo preoccupante dei valori nella società statunitense. Un
fenomeno che riguarda anche la Chiesa e i cattolici. Come dimostra lo
scandalo della pedofilia nella chiesa cattolica americana, un dramma di
fronte al quale “nulla possono anche le parole del Papa”. E’ questa la
denuncia di Benedetto XVI nella sua omelia durante la messa celebrata
al Nationals Park Stadium di Washington. Il Pontefice è tornato sullo
scandalo degli abusi sui minori nella chiesa cattolica americana,
esprimendo “profondo dolore”. E ha invitato gli americani, “popolo
della speranza”, a non dimenticare le ingiustizie compiute nei
confronti dei nativi e degli schiavi. Ad ascoltare Benedetto XVI 50mila
fedeli di tutte le diocesi Usa che hanno affollato fin dalla mattina lo
stadio.

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Crollo dei valori. “Vediamo
– ha detto Benedetto XVI – segni evidenti di un crollo preoccupante
negli stessi fondamenti della società: segni di alienazione, rabbia,
contrapposizione in molti nostri contemporanei; crescente violenza,
indebolimento del senso morale, involgarimento nelle relazioni sociali
e accresciuta dimenticanza di Dio”.

“Anche la Chiesa – ha proseguito – percepisce, in modo spesso doloroso,
la presenza di divisione e polarizzazione al suo interno, e fa pure la
sconcertante scoperta che tanti battezzati, invece di agire come
lievito spirituale del mondo, sono inclini ad abbracciare atteggiamenti
contrari alla verità del Vangelo”.

Lo scandalo della pedofilia.
Benedetto XVI è poi tornato ancora una volta sullo scandalo della
pedofilia nella chiesa cattolica americana.”Nessuna mia parola – ha
detto – potrebbe descrivere il dolore e il danno arrecati da tali
abusi. E’ importante che a quanti hanno sofferto sia riservata
un’amorevole attenzione pastorale”.

“Sono già stati fatti – ha aggiunto – grandi sforzi per affrontare in
modo onesto e giusto questa tragica situazione e per assicurare che i
bambini possano crescere in un ambiente sicuro”. “Queste premure per
proteggere i bambini devono continuare. Oggi – ha proseguito – esorto
ciascuno di voi a fare quanto gli è possibile per promuovere il
risanamento e la riconciliazione e per aiutare quanti sono stati
feriti”.

Indiani e schiavi. Benedetto
XVI ha poi ricordato le “ingiustizie” compiute dai colonizzatori nei
confronti dei nativi del continente (gli indiani) e poi nel commercio
degli schiavi dall’Africa. “Gli americani – ha spiegato – sono sempre
stati un popolo della speranza”. “Certo – ha osservato il Papa – questa
non è stata l’esperienza di tutti gli abitanti di questo Paese: basti
pensare alle ingiustizie sofferte dalle native popolazioni americane e
da quanti dall’Africa furono portati qui forzatamente come schiavi”.

La folla dei fedeli.
Il Papa è stato accolto dal saluto caloroso e dai cori di 50 mila
persone che hanno affollato il nuovissimo Nationals Park Stadium di
Washington per assistere alla prima messa del suo viaggio negli Stati
Uniti. Il Pontefice ha fatto il giro dello stadio, a bordo della
“papamobile” con le fiancate trasparenti, accolto da forti applausi
della folla che attendeva da ore il suo arrivo.

Lo stadio si è riempito fin da prima dell’alba, con fedeli arrivati da
tutte le diocesi Usa. I biglietti, distribuiti dall’arcidiocesi di
Washington alle parrocchie e ai gruppi cattolici dell’area, erano
esauriti ormai da giorni.
Migliaia di persone
sono rimaste comunque all’esterno dello stadio per seguire da fuori la
messa. Tutti gli spettatori sono stati sottoposti a meticolosi
controlli, dagli addetti alla sicurezza. Il Papa, che ieri ha incontrato il presidente Bush alla Casa Bianca,
ha celebrato insieme a 14 cardinali, 250 vescovi e 1.300 sacerdoti,
accompagnati dai canti di quattro cori che raccolgono complessivamente
570 cantanti. Tra le voci ‘eccellenti’, quelle del soprano Denyce
Graves e del tenore Placido Domingo.


Studenti di architettura della Catholic University di Washington,
l’ateneo della capitale americana che il Papa visiterà nel pomeriggio,
hanno disegnato l’altare, il leggio e il trono papale.

(17 aprile 2008)

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